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Helil - Capitolo 16

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“Quindi mio zio ti ha consigliato di venire da me?” chiese Kitis all'amico.
“Bhe' sì!” annuì Helil “tu possiedi il “dono misterioso” e puoi insegnarmi a controllarlo...
Ad utilizzarlo quando voglio... non solo nei momenti di pericolo.”
Kitis sorrise, suo zio aveva mandato Helil da lui con uno scopo preciso: voleva che Helil non imparasse ad utilizzare i suoi poteri alla svelta!
Quanto lo credeva ingenuo!
Forse anche Daphne avrebbe approvato la cosa, ma stavolta Kitis avrebbe agito nella maniera diametralmente opposta... I poteri di Helil dovevano essere “allenati” a dovere, e lui si sarerebbe dato da fare.
“Non mi resta che accettare...” sospirò Kitis a voce alta.
Fissarono i luoghi e le ore dei loro successivi incontri, e trovarono anche il tempo di parlare riguardo agli ultimi accadimenti.
Helil era entusiasta di come si stavano mettendo le cose, della sua identità ritrovata, del potere raggiunto e con disinvoltura ne parlava a Kitis.
“Sono molto felice per te amico mio!” lo interruppe il nipote di Lord Necros “anche Lady Nan sarà contenta, no?”
Helil rimase un attimo in silenzio “bhè, credo di sì...”
Kitis lo fissò con sguardo indagatore, poi aggiunse “Chissà come sarà stata felice del tuo ritorno a palazzo! Non deve essere stato facile per lei...”
Helil sospirò seccato “Pensi che avrei dovuto lasciarla con una dama di compagnia? Nan e' del tutto impreparata alla vita nobiliare, avrebbe dato luogo a chissà quali dicerie, non sa ciò che è bene dire o non dire alla servitù!”
Kitis gli diede una pacca sulla spalla: “Hai decisamente ragione amico mio!! La servitù diventa un ricettacolo di pettegolezzi quando le diamo troppa confidenza, ma...”
Il ragazzo parve ricordarsi improvvisamente una cosa, guardò l'amico e sorrise.
“Helil ho un'idea! So chi sarebbe la dama di compagnia ideale per Lady Nan!!”


***


Era di nuovo sola, la cameriera era andata via da poco, ma era come se non ci fosse neppure stata.
La servitù veniva in camera sua solo per aiutarla a lavarsi e a vestirsi e quando venivano serviti i pasti, ma tutto veniva svolto nel più totale distacco; certo, Nan aveva provato a parlare, ma evitavano di intavolare discorsi con lei, probabilmente Helil li aveva istruiti in quella maniera.
Era ormai sera, a palazzo c'era stata confusione tutto il giorno, Lord Necros doveva aver festeggiato il ritorno del Generale Nuel.
Helil era al momento della sua massima ascesa.. e lei aveva contribuito ad una delle sue vittorie più schiaccianti: era riuscito a farla diventare la sua amante a tutti gli effetti, Nan si odiava per essersi dimostrata così arrendevole, gli si era concessa di sua spontanea volontà...

*click*

Il rumore della chiave che girava nella serratura, Nan si girò verso la porta, era già ora di cena?
Entrarono due camerieri, trasportavano una grossa cassa di legno molto pesante, Helil era dietro di loro.
Indossava abiti molto eleganti, e i suoi capelli biondi erano legati dietro al collo.
“Potete appoggiarla lì accanto alla libreria, ci penseremo noi a sistemarli, andate!”
La servitù obbedì e lasciò soli i due ragazzi nella stanza.
Helil aprì la cassa rivelando il contenuto, erano libri.
“Adesso che sei diventata così brava a leggere e' giusto che tu ti eserciti con testi un po' piu' difficili... niente di noioso, non ti preoccupare.”
Nan abbozzò un sorriso, non poteva negare che questo “regalo” le facesse piacere, Helil dimostrava di conoscerla davvero bene, qualsiasi altro uomo avrebbe regalato alla propria donna vestiti e gioielli. Lui le regalava quegli oggetti che più le tenevano compagnia in quel posto, quegli oggetti che lui le aveva insegnato ad amare.
“Grazie” disse mentre si avvicinava a lui per aiutarlo nella sistemazione della libreria.
Helil cominciò a descrivere alcuni libri che aveva scelto per lei, si trattava per lo più di testi di cultura generale o di narrativa recente, Nan ascoltava interessata, e per un attimo le parve di non essere più prigioniera tra quelle mura, ma ancora tra le pareti della fattoria di Tares quando Helil le faceva le prime lezioni, si era creata un'atmosfera che aveva un che di “familiare”.

Quella sera Helil cenò assieme a lei, e trascorse di nuovo l'intera nottata nella stanza di Nan.

L'indomani  Nan si svegliò quando il sole era già alto, Helil era già andato via, le aveva detto che da quella mattina avrebbe cominciato ad esercitarsi con i propri poteri assieme a Kitis.
Nan si chiedeva cosa avesse in mente Kitis con quelle “lezioni”; non era controproducente insegnare ad Helil ad usare il dono?
Era un pò preocupata, ma non poteva far niente per modificare le cose, come al solito.
Si alzò e andò ad aprire la porta-finestra, un aria gelida penetrò nella stanza, era inverno, e si sentiva.
Si avvicinò al tavolo al centro della stanza, c'era un foglio con la calligrafia di Helil messo in bella vista.

Sono contento che i libri siano stati graditi.
Spero che la sorpresa di oggi ti faccia altrettanto piacere.
Lord Helil Nuel

Sorpresa?
Nan tolse gli occhi dal foglio e si guiardò intorno, non c'era niente di nuovo in quella stanza, a parte i libri della scorsa sera!
Cosa intendeva Helil?
E perchè si stava mettendo di punto in bianco a farle regali? La stava forse ricompensando per aver fatto l'amore con lui?
Si morse un labbro, probabilmente era proprio così...

*Toc*Toc*

Qualcuno bussò alla porta.
“Avanti!”
Si presentò una ragazza in abito scuro, esile con i capelli raccolti in una treccia, lo sguardo deciso, ma sereno; era accompagnata da due cameriere.
Anche quella ragazza doveva far parte della servitù, ma era vestita diversamente, che fosse una governante?
Nan lasciò che la aiutassero a lavarsi e a vestirsi, poi le fu servita la colazione, le cameriere si congedarono ma la ragazza rimase nella stanza.
Nan scrutò quella presenza estranea con attenzione, perchè non parlava?
“Sei nuova quì a palazzo? Non ti ho mai vista.” provò a rompere il ghiaccio la ragazza.
Per tutta risposta la nuova arrivata le sorrise e le porse un biglietto.
Nan lo aprì chiedendosi il perchè di tutto questo tergiversare... perchè questo silenzio ostinato?

Ti presento la tua dama di compagnia.
Si chiama Seri e, come avrai già avuto modo di constatare, non può parlare.
Ha delle ottime referenze ed ha già lavorato al servizio di molti nobili, tra cui lo stesso nipote di Lord Necros.
Sa addirittura scrivere.
Sono certo che ti troverai bene con lei.
A stasera.
Lord Helil Nuel

Una dama di compagnia?! Muta!
Era questa la famosa sorpresa?!
Nan suo malagrado si mise a ridere amaramente.
Questo era davvero il colmo!
Poi realizzò che comunque non era sola e che la ragazza poteva essersi offesa per il suo atteggiamento.
“Scusami, non ridevo di te, ma della lettera...” sospirò.
“Ti chiami Seri, non è vero?”
La ragazza annuì.
“Così da oggi mi terrai compagnia”
Un altro cenno di sì con il capo.
Nan si sentiva umiliata per questo ulteriore gesto "generoso" di Helil, le mandava qualcuno che le facesse compagnia, ma la persona in questione non era in grado di parlare!!! La stava prendendo in giro?!
Che le importava se aveva lavorato per persone importanti!
"tra cui lo stesso nipote di Lord Necros"...
Un momento...
Nan realizzò il significato di quella frase...
"Hai lavorato anche per Lord Kitis Tiar"? le chiese.
La ragazza davanti a lei sorrise e le rivolse uno sguardo carico di complicità, come se volesse lasciar intendere qualcosa in più; poi le si avvicinò, le tese la mano destra e la guardò negli occhi.

“E' grazie a Kitis che sono qui”

Nan sussultò, CHI aveva parlato?!
Qualcuno riusciva a parlarle direttamente in testa!! Ma com'era possibile? Lei non possedeva alcun tipo di potere!! Lei sapeva che solo chi aveva il dono poteva percepire quel tipo di messaggi...
Si guardò attorno spaventata, che stava succedendo?
La sua dama di compagnia le prese la mano e la strinse tra le sue.

“Sono qui davanti a te, vengo da parte di Kitis e Daphne!”

Nan la osservava incredula.
“Tu?”
La ragazza assentì col capo.

“Fidati di me, io posso comunicare anche con chi non ha alcun tipo di potere e nessuno al mondo è in grado di percepirmi, se non sono io a volerlo. Per questo sono venuta qui a palazzo!”

Nan non sapeva cosa fare, e se si fosse trattato di una trappola? Inavvertitamente aveva fatto il nome di Kitis... come poteva fidarsi subito di questa ragazza spuntata dal nulla?
Seri percepiva chiaramente la diffidenza di Nan, a dir la verità se l'era aspettata.

“Daphne sta bene, mi manda a dire di farti coraggio e di aver fiducia in noi, poi si scusa per averti tenuto nascosto il legame di sangue tra lei e Helil.
Yago si preoccupa in continuazione per te, non si dà pace per quello che è successo e si sente in colpa verso il vostro amico Curtis che lo aveva incaricato di proteggerti in punto di morte...”

Nan parve colpita da questa affermazione, certi eventi non potevano essere conosciuti da molte persone...
Si arrese, “succeda quel che succeda!”
“Va bene, voglio fidarmi di te...”
Seri le sorrise.

“Ti ringrazio!
Kitis mi ha mandato da te con uno scopo ben preciso...
Ho delle cose di vitale importanza da dirti.”

Nan si rabbuiò, cosa stavano escogitando i suoi amici? Erano davvero in grado di opporsi al potere di Necros e Helil?
“Perchè Kitis e Daphne ti hanno mandato da me? Vogliono farmi fuggire di qui? E' una pazzia esporsi così!”
Seri scosse il capo.

“Non è solo per liberarti che io sono qui.
Daphne mi ha mandato per aiutare Kitis e badare a te, ma Kitis ha progetti diversi, e tu sei indispensabile per la loro realizzazione...”

“Che intendi dire?” la interruppe Nan “Anche io avrò un ruolo in questo piano?”
Seri le fece cenno di sedersi, Nan prese posto alla tavola apparecchiata per la colazione e la sua dama di compagnia la imitò.

“Il tuo ruolo è di fondamentale importanza. Dipende tutto esclusivamente da te...
Te la senti di aiutarci a far cadere l'egemonia di Lord Necros?”

Nan era turbata, cosa era in grado di fare lei? Non possedeva alcun dono particolare, era solo l'amante dell'ultimo vassallo di Lord Necros!
Già...
Helil.
Cosa ne sarebbe stato di lui se il piano di Kitis andava in porto?
Seri le stava chiedendo di tradirlo... e lei si stava facendo degli scrupoli.
Perchè? Helil si era forse fatto scrupoli nel portarla lì a palazzo e tenerla rinchiusa tra quattro mura? No!
Però... dopo quello che c'era stato tra di loro...
No! Le cose non erano cambiate affatto! Era più premuroso, certo, ma la teneva lo stesso prigioniera in quel castello!
Però... Nan era decisamente combattuta, Seri si accorse della cosa.

“Kitis se lo sentiva...
Sapeva che ti saresti fatta degli scrupoli verso Helil...”

I pensieri di Nan furono interrotti dalle parole della ragazza.

“Kitis è diventato amico di Helil, e non vuole fargli alcun male, la sua battaglia e' solo contro Lord Necros!
Daphne poi potrà pure odiare tantissimo il fratello, ma non al punto da fargli del male!
Pensaci bene Nan, forse la caduta di Lord Necros gioverà anche a lui! Kitis ne è certo, secondo lui Helil ha solo bisogno di una lezione!”

Nan scosse la testa.
“Non credo che una semplice “lezione” di questo genere possa bastare... però...
Però vorrei aiutarvi per quel poco che potrò fare.
Sì, sono dalla vostra parte!”
Il volto di Seri si distese, ma il suo sguardo si fece ancor più  deciso.

“Aspetta ancora a dirlo!
Prima ti devo mettere al corrente di una cosa che ti riguarda personalmente... E poi devi conoscere quello che -effettivamente- Kitis ti chiede di fare... e, credimi, se rifiuterai nessuno ti criticherà per questo!”

“Una cosa che mi riguarda personalmente?” Nan non riusciva a capire.

“Sì!
Devo parlarti delle tue origini...
e del tulipano nero che hai sul petto.”
Questo e' l'ultimo capitolo che ho scritto un paio di annetti fa...
Impegni di lavoro mi impediscono di rimettermi seriamente a scriverlo...
Chissa' che non mi prenda voglia negli ultimi 5 gg di ferie...

Cap. 15
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