Helil - Capitolo 17 - Preludio by LauraMomiji, literature
Literature
Helil - Capitolo 17 - Preludio
PRELUDIO
Fa attenzione Helil! Ti ho chiesto di provare a colpire l'albero, ma di questo passo, distruggerai tutto il bosco in una volta sola! Kitis appariva stupito e divertito al tempo stesso.
Una decina di alberi era stata letteralmente sradicata e distrutta dal suo amico con un solo attacco, c'era da aver paura anche per se stessi.
Erano diversi giorni che stava dando lezioni ad Helil, e il suo allievo dimostrava chiaramente di non riuscire ancora a controllare il suo potere.
Non c'era da stupirsi che Necros l'avesse percepito a Km e Km di distanza.
E' pericoloso anche per te agire in questo modo: ti stan
Quindi mio zio ti ha consigliato di venire da me? chiese Kitis all'amico.
Bhe' sì! annuì Helil tu possiedi il dono misterioso e puoi insegnarmi a controllarlo...
Ad utilizzarlo quando voglio... non solo nei momenti di pericolo.
Kitis sorrise, suo zio aveva mandato Helil da lui con uno scopo preciso: voleva che Helil non imparasse ad utilizzare i suoi poteri alla svelta!
Quanto lo credeva ingenuo!
Forse anche Daphne avrebbe approvato la cosa, ma stavolta Kitis avrebbe agito nella maniera diametralmente opposta... I poteri di Helil dovevano essere allenati a dovere, e l
La luce del sole al tramonto, con le sue sfumature color porpora, entrava nel salone del trono del palazzo di Burmecia e creava un atmosfera ancor più calda e accogliente in quella sera di inizio inverno.
Nel salone sedeva Lord Necros, vestito di porpora, con un mantello che gli copriva le spalle e le braccia, stava ascoltando il resoconto del viaggio a Deras da Helil con la mano destra appoggiata sul mento e assentiva con interesse.
Helil era inginocchiato davanti a lui, il peso del corpo sulla gamba sinistra, lo sguardo verso il suo signore, indossava ancora larmatura nera da generale, e parlava con calma e senza indugi.
Con l
Kitis si trovava nella sua stanza, nellala Ovest del palazzo, era mattina, si era alzato molto presto quel giorno.
Era corso subito nella biblioteca del castello e aveva portato molti libri con se per poterli studiare con comodo nel suo studio.
Cercava delle risposte!
Lultimo contatto con Daphne era stato carico di notizie!
Quella donna che aveva contattato la ragazza in sogno, il tulipano nero, Nan, il tatuaggio
La donna era senza ombra di dubbio la madre di Nan, o perlomeno una sua parente!
Nan aveva ancora parenti in vita? Perché lavevano abbandonata?
Kitis pero non cercava risposte a queste doman
Erano già alcune notti che Helil faceva lo stesso sogno; non capitava ogni notte, ma si era ripetuto spesso.
Chi era quella donna dai capelli lunghissimi che piangeva e non parlava mai?
Solo la prima volta aveva detto una parola ASTEL
Helil non riusciva a spiegarsi il motivo, ma sentiva che la donna implorava qualcosa
Non era sua sorella, lavrebbe riconosciuta così come aveva fatto la prima volta che gli era successo di sognarla; non poteva neanche essere Nan: lei non aveva capelli così lunghi, non era così alta e la voce non era certo la sua.
Allora chi?
Chi??
Perch
Hiko non sapeva se mettersi a saltare dalla gioia o se pestare i piedi a terra per la rabbia.
Seri poteva comunicare con le persone!!
A suo modo parlava!!
Tu puoi parlare!!
Perché non me lhai mai detto?? Esplose ancor prima che qualcuno prendesse la parola.
Seri abbassò lo sguardo, colpevole.
Non mi fidavo ancora di voi
Mi dispiace. Siete stati così gentili con me, ma avevo così paura
Perdonatemi se potete.
Hiko ti chiedo scusa dal profondo del cuore.
Perdonami.
Guardò il ragazzo con occhi imploranti. Sembrava davvero afflitta.
Hiko sentì sciogliere dentro di sé
Deras non era poi così distante dal colle di Burmecia (dove era situato il castello di Lord Necros) e poteva essere raggiunto in circa 15 giorni di cammino a cavallo.
Helil era partito con una piccola guarnigione (il grosso era già alle porte della città assediata), si trattava di una semplice cosa pro-forma il generale Nuel sarebbe giunto là, avrebbe posto fine allassedio e preso possesso della città. Se avessero incontrato ulteriore resistenza nelle file dellesercito cerano molti detentori del potere Ci avrebbero pensato loro a sedare le ultime rivolte e nella maniera pi
Sulla superficie della Foresta di Vora si trovavano ben nascoste delle aperture che, attraverso dei cunicoli, collegavano lesterno a dei sotterranei; le cosiddette Tane. Nessuno sapeva a quando risalivano quei luoghi; un tempo sicuramente dovevano esser stati abitati da un certo gruppo di persone, magari un antico popolo, nessuno lo sapeva Allinterno delle stanze scavate nella roccia laria circolava per mezzo di molti sbocchi esterni, alcuni di questi erano piccoli, altri abbastanza grandi da poter costituire delle canne fumarie. Era un luogo ideale per la vita della piccola comunità di ribelli che vi
E tempo che abbandoniate la fattoria! furono queste le prime parole che disse Kitis in sogno a Daphne a Vora sono pronti a teletraportarvi tutti e tre; aspettano solo un vostro assenso
e non cè più ragione di aspettare!
Kitis per fortuna era molto bravo con le barriere mentali, la comunicazione attraverso i sogni effettuata da lui era una garanzia di segretezza, il potere di Kitis era prettamente difensivo e questo si era rivelato di aiuto in molte occasioni Daphne sapeva che lamico aveva ragione, dovevano andarsene! Lord Necros sapeva dove erano e, anche se ormai loro non cost
Helil - Capitolo 17 - Preludio by LauraMomiji, literature
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Helil - Capitolo 17 - Preludio
PRELUDIO
Fa attenzione Helil! Ti ho chiesto di provare a colpire l'albero, ma di questo passo, distruggerai tutto il bosco in una volta sola! Kitis appariva stupito e divertito al tempo stesso.
Una decina di alberi era stata letteralmente sradicata e distrutta dal suo amico con un solo attacco, c'era da aver paura anche per se stessi.
Erano diversi giorni che stava dando lezioni ad Helil, e il suo allievo dimostrava chiaramente di non riuscire ancora a controllare il suo potere.
Non c'era da stupirsi che Necros l'avesse percepito a Km e Km di distanza.
E' pericoloso anche per te agire in questo modo: ti stan
Quindi mio zio ti ha consigliato di venire da me? chiese Kitis all'amico.
Bhe' sì! annuì Helil tu possiedi il dono misterioso e puoi insegnarmi a controllarlo...
Ad utilizzarlo quando voglio... non solo nei momenti di pericolo.
Kitis sorrise, suo zio aveva mandato Helil da lui con uno scopo preciso: voleva che Helil non imparasse ad utilizzare i suoi poteri alla svelta!
Quanto lo credeva ingenuo!
Forse anche Daphne avrebbe approvato la cosa, ma stavolta Kitis avrebbe agito nella maniera diametralmente opposta... I poteri di Helil dovevano essere allenati a dovere, e l
La luce del sole al tramonto, con le sue sfumature color porpora, entrava nel salone del trono del palazzo di Burmecia e creava un atmosfera ancor più calda e accogliente in quella sera di inizio inverno.
Nel salone sedeva Lord Necros, vestito di porpora, con un mantello che gli copriva le spalle e le braccia, stava ascoltando il resoconto del viaggio a Deras da Helil con la mano destra appoggiata sul mento e assentiva con interesse.
Helil era inginocchiato davanti a lui, il peso del corpo sulla gamba sinistra, lo sguardo verso il suo signore, indossava ancora larmatura nera da generale, e parlava con calma e senza indugi.
Con l
Kitis si trovava nella sua stanza, nellala Ovest del palazzo, era mattina, si era alzato molto presto quel giorno.
Era corso subito nella biblioteca del castello e aveva portato molti libri con se per poterli studiare con comodo nel suo studio.
Cercava delle risposte!
Lultimo contatto con Daphne era stato carico di notizie!
Quella donna che aveva contattato la ragazza in sogno, il tulipano nero, Nan, il tatuaggio
La donna era senza ombra di dubbio la madre di Nan, o perlomeno una sua parente!
Nan aveva ancora parenti in vita? Perché lavevano abbandonata?
Kitis pero non cercava risposte a queste doman
Erano già alcune notti che Helil faceva lo stesso sogno; non capitava ogni notte, ma si era ripetuto spesso.
Chi era quella donna dai capelli lunghissimi che piangeva e non parlava mai?
Solo la prima volta aveva detto una parola ASTEL
Helil non riusciva a spiegarsi il motivo, ma sentiva che la donna implorava qualcosa
Non era sua sorella, lavrebbe riconosciuta così come aveva fatto la prima volta che gli era successo di sognarla; non poteva neanche essere Nan: lei non aveva capelli così lunghi, non era così alta e la voce non era certo la sua.
Allora chi?
Chi??
Perch
Hiko non sapeva se mettersi a saltare dalla gioia o se pestare i piedi a terra per la rabbia.
Seri poteva comunicare con le persone!!
A suo modo parlava!!
Tu puoi parlare!!
Perché non me lhai mai detto?? Esplose ancor prima che qualcuno prendesse la parola.
Seri abbassò lo sguardo, colpevole.
Non mi fidavo ancora di voi
Mi dispiace. Siete stati così gentili con me, ma avevo così paura
Perdonatemi se potete.
Hiko ti chiedo scusa dal profondo del cuore.
Perdonami.
Guardò il ragazzo con occhi imploranti. Sembrava davvero afflitta.
Hiko sentì sciogliere dentro di sé
Deras non era poi così distante dal colle di Burmecia (dove era situato il castello di Lord Necros) e poteva essere raggiunto in circa 15 giorni di cammino a cavallo.
Helil era partito con una piccola guarnigione (il grosso era già alle porte della città assediata), si trattava di una semplice cosa pro-forma il generale Nuel sarebbe giunto là, avrebbe posto fine allassedio e preso possesso della città. Se avessero incontrato ulteriore resistenza nelle file dellesercito cerano molti detentori del potere Ci avrebbero pensato loro a sedare le ultime rivolte e nella maniera pi
Sulla superficie della Foresta di Vora si trovavano ben nascoste delle aperture che, attraverso dei cunicoli, collegavano lesterno a dei sotterranei; le cosiddette Tane. Nessuno sapeva a quando risalivano quei luoghi; un tempo sicuramente dovevano esser stati abitati da un certo gruppo di persone, magari un antico popolo, nessuno lo sapeva Allinterno delle stanze scavate nella roccia laria circolava per mezzo di molti sbocchi esterni, alcuni di questi erano piccoli, altri abbastanza grandi da poter costituire delle canne fumarie. Era un luogo ideale per la vita della piccola comunità di ribelli che vi
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